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Monumento funebre a Carmela ed Ezio Boschi

1921 marmo con dorature Castiglione delle Stiviere,Cimitero,tomba Boschi-Bazzi

"Due amori due croci due anime vibranti all'unisono che si uniscono in cielo in amplesso che mai non si allenta per esse inestinguibile luce di gaudio di gloria - pel vedovo padre tenebre e lutto - per esse la morte ch'è vita - per lui la vita ch'è morte"

Il monumento funebre per la famiglia Boschi fu commissionato da Francesco Boschi per commemorare il figlio Ezio,sottotenente di fanteria della Brigata Firenze,morto nella prima guerra mondiale,e la moglie Carmela Bazzi,scomparsa due anni dopo il figlio,nel 1918. Il monumento doveva essere ultimato nella primavera del 1921,se in marzo Wildt stava dando "gli ultimi tocchi"al marmo,come riporta Vincenzo Bucci,che fornisce anche una spiegazione dell'opera: "Se anche il contenuto letterario rimaneva talvolta oscuro e non facilmente afferrabile,l'espressione scultorea è sempre chiara ed incisiva,tanto per chi gusta quella sua maniera aspra,tormentata e atrocemente dolorosa,tanto per chi non la gusta. Vi riferisco,come Wildt me li ha spiegati,i simboli riposti in questa sua composizione,che sarà inquadrata in un 'edicola eretta sulla duplice fossa d'un giovane eroe morto in guerra e della sua madre,la quale,schiantata dal dolore di quella perdita,dopo due anni lo ha raggiunto nella tomba. Il bassorilievo,dunque,li rappresenta nell'atto in cui,lasciata la propria croce terrestre,i loro spiriti vagano negli spazi e s'avvicinano al regno dell'armonia,simboleggiato da un piccolo organo che qui,nella fotografia,manca. La madre,che fu in vita tutto l'amore di quel figliuolo,oltre la tomba si avvicina alla sua luce,che illumina il cammino astrale. Il cammino astrale manca esso pure nella nostra fotografia,e sarà espresso,in alto,da una zona di cielo blu e oro,su cui campeggia un'aureola di testine d'angeli. [...] C'è,nel monumento,un senso spirituale che non sfugge: quella spiritualità e religiosità che aleggia in ogni marmo di Wildt" (Anselmo Bucci,1921). L'organo che corona il rilievo fu quindi aggiunto in un secondo momento,ed è infatti l'unica parte scolpita separatamente,mentre il monumento è cavato da un unico blocco di marmo: è lo stesso organo che si ritrova nella Famiglia,terminata l'anno successivo,ma anche nel disegno su pergamena "Maria dà luce ai pargoli cristiani. Tra i disegni si segnalano due studi a matita e uno a penna su carta,databili verso il 1920,che mostrano il precoce interesse per la "Pietà Rondanini" che caratterizzerà il marmo.





 
 
 

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